“CAMMINO” è una sezione fonte di molte ispirazioni

Dopo aver visto (in anteprima) la mostra, sono rimasto colpito dalle sculture sul cammino (ma non solo) e mi sono risoluto di creare una spettacolo teatrale sulla tematica del camminare. E’ nato così Camminare è meglio che arrivare uno spettacolo che è un viaggio ove assurgono a protagonisti la voce della parola e la voce della musica, al fine di dare risalto alle significazioni del cammino e delle sue metafore. Allegorie che sono sale fertile nel nostro parlare, interloquire, approfondire, socializzare.

Faccio iniziare il viaggio da un ideale Sito Archeologico … luogo magico e silente … ma che ci parla … il silenzio … silenzio ispiratore e costruttore di suoni … per poi riprendere il cammino e giungere in un ideale moderno Tempio della Musica … e là incomincia a prendere forma la parola, in compagnia delle note musicali … e il viaggio prosegue tra le varie sfaccettature dell’anima, per il tramite di autorevoli scrittori con il loro sensibile impegno poetico e letterario … e parlar metaforico. Ringrazio i musicisti che ho contattato per aver assecondato le esigenze compositive del divenire drammaturgico.

Un’azione scenica che mi è nata, altresì, da una indispensabile ri-vivificazione della cultura umanistica e di quell’urgente … silenzio meditativo, che ha il potere di far emergere la dimensione umana: non potendone più della tracotante e pressapochista marea caciarona, assordante, vuota e volgare, che travolge e fagocita spirito e umane relazioni … quanta humanitas, dolori e gioia che sono l’essenza della vita, necessità di un abbraccio, empatia, sortiscono da quelle straordinarie opere d’arte della Mostra! Camminare è meglio che arrivare è un viaggio parallelo.

Un’azione scenica per stare insieme … in silente ascolto dell’anima … per il tramite, altresì, della piacevole e coinvolgente espressione artistica del teatro. Leggendo alcuni scritti di Alfonso, non potevo trovare materiale più adatto per questa elaborazione drammaturgica e viaggiare insieme in una rarefatta e non comune atmosfera poetico-musicale. Filippo C.