Mostra d’arte a sviluppo tematico – tra le poche in Italia – INCONTRO E ABBRACCIO esplora, attraverso una vasta rassegna di sculture del Novecento da Rodin a Mitoraj fino alle tendenze iconiche di fine secolo, le molteplici singolarità della condizione umana. In particolare, siamo circondati dalle tante “attese” di persone che chiedono il sostegno di una parola, il riconoscimento di uno sguardo, la condivisione di un gesto.
La scelta delle opere abbraccia un insieme di temi in dialogo tra loro: il cammino della vita, l’incontro, la relazione, la lontananza, l’attesa, l’empatia e la compassione. Il percorso espositivo intende offrire una visione dell’Uomo, che si vorrebbe più ampia e positiva, in contrapposizione a chiusure, indifferenza o disimpegno. Nell’epoca digitale, l’Umanesimo appare sempre più lontano, scavalcato (ma non domato) dalla velocità e dalle nuove possibilità di comunicazione, che limitano l’esercizio dell’attenzione e della riflessione, il farsi della sedimentazione e della memoria, la dimensione reale e rispondente dei contatti.
L’opera d’arte scultorea si fa qui sollecitazione, introspezione, ricerca delle forme e dei gesti. L’arte plastica esalta la complessità dei volumi e richiama l’attenzione sul dettaglio, aspetto valorizzato dalla possibilità data ai visitatori di rigirare e toccare alcune delle opere in mostra. Soprattutto la figura umana a più dimensioni suscita osservazioni diverse, invita a riflettere sulla vita, le sue grandezze e le sue fragilità, più di quanto potrebbero le immagini bidimensionali di uso comune. Ci stiamo diseducando alla tridimensionalità, al tatto, alla durata che genera rappresentazione, avvertendoci così del rischio di diventare osservatori frettolosi, meno capaci di cogliere le disposizioni dell’animo e dell’affettività.
CURATORI:
Maria Beatrice Autizi, già Docente di Storia dell’Arte e curatrice di mostre ed eventi culturali, ha in attivo numerose pubblicazione dedicate alla storia e all’arte, e alcuni romanzi storici, tra cui Le stelle di Giotto.
Alfonso Pluchinotta, medico e storico della medicina con speciale attenzione al corpo come linguaggio e alla mano come strumento nella relazione e nella formazione del pensiero creativo. Curatore di mostre d’arte sulla rappresentazione del corpo nelle arti visive (History of the Breast, 1986; Incanto e Anatomie del Seno, 1997; That Unstable Object of Desire, 2009; Essenzialmente la mano, 2012), ha pubblicato Senza di Loro nemmeno Io – Appunti su incontro, abbraccio, carezza (Il Poligrafo, 2017) che rappresenta la fonte di ispirazione di questa mostra.