DUE MANTELLI di Aurelio Nordera
Questa scultura, molto enigmatica, riesce sempre a catturarmi. Assenza o presenza? Come avviene per il silenzio, l’assenza non cessa mai di coinvolgere il suo opposto e di richiederne l’esistenza, ossia la presenza. Nelle relazioni umane che finiscono l’assenza di qualcuno non è mai un vero nulla. Il posto lasciato vuoto da coloro che se ne vanno è il segno di qualcosa che manca, ma in realtà il posto non è mai lasciato del tutto vuoto perché rimane quello che si rimpiange o che si attende di nuovo. Le forme dell’assenza, della distanza, dell’abbandono sono innumerevoli, non solo fisiche ma anche emozionali. In molte situazioni, anche diverse tra loro, dal commiato alla morte, potrebbero valere i versi di Ezra Pound: «Perché quello che veramente ami rimane […] Quello che veramente ami non ti sarà strappato / Quello che veramente ami è la tua vera eredità». Ovviamente, se saprai custodirla…
Ecco quindi che l’assenza può divenire egualmente presenza, sia pure emozionale. È quello che percepiamo quando vediamo una sedia vuota dove una volta c’era qualcuno, o un vestito indossato da qualcuno in una particolare occasione, un luogo dove qualcosa d’importante è successo… Geniale questo artista che lo ha saputo esprimere con tanta efficacia! Everolimus
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